I vincoli imposti hanno reso necessaria la modellazione del terreno a monte al fine di tenere la vasca completamente interrata.

La piscina si sviluppa trasversalmente alla linea di massima pendenza offrendo il fianco maggiore al panorama sulla vallata sottostante.

Una corona di siepi di alloro delimita il verde dedicato dal contesto rurale circostante.

Fabbricato industriale del 1970 composto da due piani fuoriterra e un interrato (quest’ultimo di proprietà di terzi) completato da un resede asfaltato frontale ed una area verde tergale.

Il bene è stato acquistato con destinazione magazzino di logistica ed ha subito un cambio di destinazione a palestra.

Unità immobiliare ad uso laboratorio edificato intorno al 1950, comprendente una corte scoperta tergale; negli anni successivi le esigenze industriali hanno portato alla costruzione di locali che hanno quasi saturato la corte interna.

Fabbricato artigianale della prima metà del 1900, originariamente l’edificio occupava la porzione su strada e aveva una corte scoperta interna.
Successivamente è stato sopraelevato un condominio sopra il laboratorio e il laboratorio stesso si è sviluppato ad L nella corte.

L’intervento, sfruttando gli articoli del Regolamento Edilizio, e previa modifica di classazione del Piano Regolatore, ha frazionato il fondo artigianale ottenendo 9 monolocali ad uso residenziale, molti dei quali dotati di soppalchi che seppur non formalmente abitabili consentono un miglior sfruttamento degli spazi.

Si trattava di un terreno agricolo nel quale erano state costruite una serie di baracche e tettoie abusive in vario materiale, tutte poi legittimate con una concessione in sanatoria.

Le stringenti normative vigenti hanno sostanzialmente imposto, sagoma e tipologia edilizie che dovevano essere ricondotte a figure rettangolari con coperture a falda; si è però potuto rimuovere completamente i precedenti manufatti con recupero integrale di superfici e volumi.

Il nuovo acquirente ha mostrato una particolare attenzione alla BIOEDILIZIA, e ci ha consentito di realizzare un fabbricato autosufficiente.

Nell’ottica di una ristrutturazione di un appartamento si dimostra come con limitate opere murarie sia possibile ottenere un bagno dall’aspetto contemporaneo per materiali e arredi attraverso la scelta di posa di rivestimenti e dei dettagli di finitura.

Complesso rurale a destinazione promiscua di origine remota ampliato negli anni 70 e successivamente frazionato in più unità abitative. Il fabbricato è un rettangolo di due piani fuori terra con copertura a capanna, elementi semplici tipici delle costruzioni agricole; per volontà testamentaria è stato letteralmente “diviso” verticalmente in due metà contrapposte.

Complesso immobiliare di origine rurale a supporto di casa/castello padronale; inserito nel resede laterale del corpo principale era costituito originariamente da una “torretta” di due piani fuori terra alla quale erano stati aggiunti magazzini e annessi per animali.

Appartamento all’ultimo piano di edificio degli inizi del 1900, la distribuzione in pianta era tradizionale con corridoio centrale e camere ai lati.

Le esigenze del committente hanno richiesto importanti opere di ammodernamento.

Appartamento di ampio respiro con aperture contrapposte di buona superficie; la struttura in cemento armato in travi e pilastri ha consentito la massima libertà di movimentazione delle tramezzature interne.
L’esigenze di ammodernamento dei committenti hanno portato alla creazione di una grande zona living con la caratterizzazione di una parete tra due vani finestrati, oltre al ridisegno della cucina e dei servizi, con la creazione di una stanza lavanderia e una stanza guardaroba a servizio della camera matrimoniale